Airbnb, la procura di Milano sequestra oltre 779 milioni di euro

Un sequestro preventivo di oltre 779 milioni di euro: è l’esito di una maxi operazione della procura di Milano nei confronti di Airbnb. Il provvedimento è stato eseguito, nella giornata di lunedì 6 novembre, da parte della Guardia di finanza. Dal comunicato si apprende che vi sono anche tre indagati “che hanno rivestito cariche di amministrazione all’interno della medesima impresa estera, negli anni dal 2017 al 2021”.

L’esecuzione del provvedimento giunge alla fine delle indagini condotte dal secondo dipartimento, guidato dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano. Il nucleo di polizia economico finanziaria di Milano si è occupato delle verifiche fiscali  svolte nei confronti della società. L’accusa è quella secondo la quale Airbnb si sarebbe “sottratta alla dichiarazione e al versamento di ritenute di ammontare pari all’entità del sequestro ottenuto dal Gip”, calcolate in misura del 21 per cento sui canoni di locazione breve corrisposti dagli ospiti delle strutture ricettive.

Si tratta, nel dettaglio, del 21 per cento calcolato su una base imponibile di 3,7 miliardi di euro corrisposti nel periodo 2017-2021 dagli affittuari, “importi successivamente retrocessi ai proprietari degli immobili (host) al netto della commissione addebitata per l’utilizzo della relativa infrastruttura digitale”.

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