Il finto divorzio di Dell’Utri per “evitare i sequestri”
Il fondatore ed ex senatore di Forza Italia, Marcello Dell’Utri, ha divorziato dalla moglie, Miranda Ratti, nel 2019. Tuttavia, secondo la Direzione Investigativa Antimafia, lo avrebbe fatto per finta, per salvare i beni e far ricevere a lui i soldi di Silvio Berlusconi, compresi quelli del lascito nel testamento olografo.
Secondo una relazione di consulenza dei periti della Procura di Firenze, che indaga su Dell’Utri nell’ambito delle stragi mafiose del 1993 a Milano, Firenze e Roma, “le elargizioni economiche dirette a Dell’Utri da parte di Berlusconi negli anni non hanno avuto mai interruzione”. E, si legge nel documento, che cerca anche di far luce sui flussi di denaro che hanno dato vita al gruppo Fininvest-Mediaset nei primi anni Settanta, il divorzio in casa Dell’Utri costituirebbe “un ulteriore strumento per rendere non aggredibili da parte dell’autorità giudiziaria i beni riconducibili a Dell’Utri, e strumento per consentire a Berlusconi di far pervenire, o quanto meno lo è stato per il passato, a Dell’Utri, tramite Spinelli”, Giuseppe, 81enne ragioniere che si occupava delle spese della famiglia Berlusconi, “elevate somme di denaro formalmente svincolate da rapporti tra i due”.
Secondo la Dia, i coniugi Dell’Utri “non hanno mai messo in atto comportamenti giuridici omologabili all’abbandono del tetto coniugale o tipici delle coppie che si separano”. Ad esempio, continuerebbero a vivere insieme. Tanto che in una telefonata, agli atti, si sente la moglie telefonare a Dell’Utri per chiedergli di aprirgli la porta, in quanto aveva dimenticato le chiavi di casa. Inoltre, sostengono gli inquirenti, si evincerebbe la pretestuosità del divorzio anche “dagli accordi per l’invio delle somme di denaro per pagare gli avvocati di Marcello Dell’Utri, agli espedienti per sollecitare il finanziamento da parte di Silvio Berlusconi delle spese di ristrutturazione delle unità immobiliari a loro riconducibili, alla condivisione di alcuni accorgimenti per attribuire ad altri la titolarità dei beni a loro riconducibili”.
Si chiama:” pararsi il **** ‘ chiunque lo farebbe e’ normalissimo.
Divorziati in casa …… che problema c’è
nessuno, se non fosse che per legge non si può
Nonostante tutte le piene assoluzioni le iene sono sempre in agguato
Per me è lo sarà sempre un sporco mafioso di ***** ma a differenza di quelli che sparano lui da affari coi clan e si proclama vittima e innocente 🤮🤮🤮🤮🤮🤮🤮🤮mafioso si *****
Un’altro “faccendiere di affari sporchi ! Questi personaggi loschi sanno bene come fregare il prossimo.
Una volta il pd pontificava : Le sentenza non si discutono, ora hanno completato dicendo. “Purché non siano dei nostri compagni “