Esclusa da concorso per tumore. Raccolte 27mila firme

Oltre 27mila firme. Questo, a ieri, il numero di sottoscrizioni raccolte da una petizione online per rivedere le norme che hanno consentito l’esclusione di una giovane casertana da un concorso pubblico con la motivazione che aveva avuto un tumore.

In un video la giovane, che due anni fa ha avuto un cancro al seno, ha spiegato le sue ragioni: “In un certo qual senso, le norme equiparano chi ha avuto un tumore a un pregiudicato e questo non è giusto. Dopo aver superato il cancro al seno nel 2021, sono stata dichiarata non idonea in un concorso pubblico perpsicologo nella guardia di finanzaperché ero una ex paziente oncologica”. La donna era stata “operata d’urgenza e sottoposta a chemioterapia e radioterapia neoadiuvante, cioè per pura prevenzione”, e oggi segue “una terapia ormonale”, con ottimi risultati. “Dopo anni di studio, master, impegno, ho visto il mio sogno infrangersi perché ho avuto una malattia. I concorsi pubblici hanno un limite di età, quindi non potrò più partecipare”.

L’attuale proposta di legge sull’oblio oncologico, purtroppo, non risolverebbe nulla in questi casi, perché prevede che siano passati dieci anni dalla fine della malattia” ha inoltre sottolineato, lanciando un appello “affinché possiamo finalmente cambiare la normativa e impedire a queste ingiustizie di ripetersi per tutte le persone come me”. Perché al momento l’attuale decreto, “a cui il bando fa riferimento, equipara chi sopravvive al cancro alla mammella a chi è ancora malato”, quindi “ritenendo quindi il post-cancro incompatibile con la vita militare. Ma se ho superato tutte le prove mediche, psicoattitudinali e fisiche, e se ci sono diversi oncologi che hanno scritto nero su bianco quanto io sia pienamente in salute e in grado di svolgere qualsiasi attività senza alcun problema, questa è una pura discriminazione burocratica”.

3 thoughts on “Esclusa da concorso per tumore. Raccolte 27mila firme

  1. Siamo in ambito militare quindi i sindacati non hanno alcuna valenza ma è il nostro sistema che è completamente da rivedere per evitare che i raccomandati incompetenti vadano avanti e meritevoli rimangano sempre indietro.

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