“Gay non normali”. Bufera su libro di generale dell’Esercito

Cari omosessuali, non siete normali, fatevene una ragione”. È questa una delle tante ‘sparate’ omofobe per cui un libro autoprodotto scritto dal generale dell’Esercito italiano, Roberto Vannacci, dal titolo ‘Il mondo al contrario’, ha generato moltissime polemiche.

“Se non è nella natura dell’uomo essere cannibale, perché dovrebbe esserlo per il diritto alla genitorialità? Le coppe arcobaleno non sono normali. La normalità è l’eterosessualità. Se a voi tutto sembra normale, invece, è colpa delle trame della lobby gay internazionale” ha scritto l’ex capo dei paracadutisti della Folgore, oggi alla guida dell’Istituto geografico militare, nel suo libro, sostenendo che le minoranzestanno imponendo discutibili regole di inclusione e tolleranza” e che sarebbe in atto un “lavaggio del cervello di chi vorrebbe favorire l’eliminazione di ogni differenza compresa quella tra etnie, per non chiamarle razze”, allorché, sostiene, esisterebbero differenze tra lui, che avrebbe le “gocce del sangue di Enea, Romolo, Giulio Cesare, Mazzini e Garibaldi nelle vene”, e il sangue di determinati venditori ambulanti che “vendono ciarpame”. A tal proposito, nella sua opera il generale chiama in causa anche la campionessa azzurra di pallavolo, Paola Egonu: “Italiana di cittadinanza, ma è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità”. Oltre all’omofobia e al razzismo, tra le righe di Vannacci c’è spazio anche per il negazionismo. In quanto, scrive, “i cambiamenti climatici ci sono sempre stati e gli altri Paesi inquinano più di noi. È la povertà e il sottosviluppo a produrre più di ogni altro l’inquinamento”.

La Forza Armata prende le distanze dalle considerazioni del tutto espresse dall’Ufficiale” si legge in un comunicato dell’Esercito italiano. Che, precisando che “non era a conoscenza dei contenuti espressi”, e che “non erano mai stati sottoposti ad alcuna autorizzazione e valutazione da parte dei vertici militari”, sottolinea di riservarsi “l’adozione di ogni eventuale provvedimento utile a tutelare la propria immagine”.

Il Generale Vannacci ha espresso opinioni che screditano l’Esercito, la Difesa e la Costituzione. Per questo sarà avviato dalla Difesa l’esame disciplinare previsto” ha dichiarato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha definito le parole di Vannaccifarneticazioni personali”.

13 thoughts on ““Gay non normali”. Bufera su libro di generale dell’Esercito

  1. Il generale in questione espone delle constatazioni di fatto che posso piacere o non piacere ma che hanno un fondo di verità che viene disconosciuta da coloro che si fanno promotori del pensiero unico molto opinabile e bandiscono come eresie quello altrui non allineato . Se non sbaglio la costituzione italiana sancisce la libertà di pensiero parole e opinioni , forse è stata modificata in senso fascio comunista ed io non me ne sono accorto

  2. Mi sembra che i gay siano liberi più che mai e accettati al punto che continuano a sbattere in faccia il fatto di esserlo. Sono sensibili intelligenti e hanno posizioni primarie, quindi non proprio da curare perché si curano da soli con il senso della vita che ha dato loro questa potenzialità

  3. Il libro bisognerebbe leggerlo e non prendere delle frasi estrapolandole dal contesto ,finalmente uno che dice le cose come stanno senza inseguire il politicamente corretto che ci sta portando alla distruzione della ns cultura .Il Generale è un incursore un appartenente alle forze speciali che ha combattuto in diversi teatri di guerra per il suo paese e non trovo giusto che qualche miserabile appartenente l’Anpi che non ha mai visto una guerra chiederne le dimissioni

  4. Il generale e una persona molto coerente, dice le cose come stanno e il pensiero di molti, purtroppo non possiamo esprimere piu’ il nostro pensiero, e questo e molto grave

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