Mondiali femminili, per la prima volta giocatrice in campo con il velo

Per la prima volta una giocatrice è scesa in campo nei Mondiali di calcio femminili indossando l’hijab. È successo durante la partita tra Marocco e Corea del Sud. A “sdoganare” il velo, che garantisce la copertura minima richiesta dalla giurisprudenza islamica e per il quale la Fifa ha tolto da quasi 10 anni il divieto (imposto in passato per motivi di sicurezza delle atlete), è stata Nouhaila Benzina.

Di ruolo difensore, Benzina è nata l’11 aprile 1998 e gioca con l’Association Sportive des Forces Armées Royales di Rabat, club con cui ha vinto il campionato nella passata stagione. La calciatrice ha sempre giocato con il velo nelle sue squadre di club e, inoltre, lo indossa in tutti gli allenamenti della squadra marocchina. Contro la Corea del Sud, finalmente, lo ha potuto fare anche durante un match della Coppa del Mondo.

Benzina non aveva giocato nella partita inaugurale contro la Germania, mentre è partita titolare nel match contro la Corea del Sud vinto 1-0 dal Marocco. Mai, tra l’altro, una Nazionale araba o nordafricana era riuscita a qualificarsi per la Coppa del Mondo femminile. Decisiva la rete di testa di Ibtissam Jraidi. Il Marocco, allenato da Reynald Pedros (transitato dell’Italia: 12 presenze con Parma e Napoli nel 1997) e travolta dalle tedesche (6-0) nella gara d’esordio, resta così in corsa per la qualificazione agli ottavi. Si deciderà tutto nell’ultima gara del girone nella sfida con la Colombia.

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