Frontex: “Atene ha ignorato offerta di un aereo per il naufragio”

L’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, nota anche come Frontex, ha dichiarato che le autorità greche hanno ignorato la sua offerta di fornire assistenza aerea prima dell’affondamento del barcone di migranti che il 13 giugno ha causato oltre 500 morti al largo delle coste della Grecia.

Secondo quanto dichiarato da Frontex, l’agenzia avrebbe “offerto ulteriore supporto aereo alle autorità greche il 13 giugno ma non ha ricevuto risposta”, ha dichiarato il servizio stampa dell’Agenzia europea della guardia di frontiera. Anche la ong Alarm Phone parla di ripetute telefonate ricevute dalle persone a bordo ben otto ore prima del naufragio, che hanno chiesto aiuto segnalando che il capitano aveva abbandonato l’imbarcazione. Versione che smentisce quella della Guardia costiera greca, secondo la quali i migranti avrebbero “rifiutato il loro aiuto”. Il portavoce della Guardia Costiera, Nikos Alexiou, aveva negato l’esistenza di immagini precedenti la tragedia che riprendevano l’imbarcazione, ma è stato smentito da un video girato da una nave cargo maltese, in cui si vede il peschereccio dei migranti, stracolmo, fermo in mezzo al mare. 

Nel naufragio sono stati coinvolti circa 750 migranti, tra uomini, donne e bambini, provenienti da Siria, Egitto, Territori palestinesi e Pakistan, erano a bordo della nave – partita da Tobruk, in Libia – che cercava di raggiungere l’Europa, quando è affondata. Si teme che più di 500 migranti siano annegati, sebbene siano stati recuperati solo 78 corpi. Ad oggi sono stati salvati 104 sopravvissuti.

5 thoughts on “Frontex: “Atene ha ignorato offerta di un aereo per il naufragio”

  1. La guardia greca ha sicuramente delle colpe gravi.. però la barca è partita già piena, non è un bus che fa fermate e carica passeggeri un po’ alla volta in mezzo al mare. Quindi credo che bisogna impedire che partano, quanto meno in quelle condizioni, dai porti del nord Africa. Ergo la decisione di affrontare il problema con le autorità di quei luoghi, come sta tentando di fare la Meloni, è la scelta più corretta. Povera gente che non sa cosa glia aspetta durante viaggi al limite delle possibilità, ma soprattutto non sa quello che glia aspetta quando riescono a sbarcare in una nuova terra che li sfrutterà e martorizzerà.

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