Ripristino ecosistemi, via libera dei ministri UE. No dell’Italia

Il Consiglio Affari Energia dell’UE ha adottato a maggioranza l’approccio generale sul regolamento per il ripristino degli ecosistemi. Sette Stati, tra cui Italia, Polonia, Belgio, Paesi Bassi, Austria, Finlandia e Svezia, hanno votato contro, mentre 21 Stati hanno votato a favore. La percentuale di popolazione rappresentata dai paesi a favore è del 66,13%, mentre quella dei paesi contrari è del 33,87%.

La proposta di legge sul ripristino della natura mira a coprire almeno il 20% delle aree terrestri e marine dell’UE entro il 2030 e a ripristinare tutti gli ecosistemi entro il 2050. Il regolamento stabilisce obiettivi e obblighi specifici per il ripristino di terreni agricoli e forestali, ecosistemi marini d’acqua dolce e urbani. L’approccio generale adottato servirà come base per i negoziati con il Parlamento europeo sulla forma definitiva della legislazione.

L’Italia ha espresso il proprio dissenso nei confronti del testo proposto, affermando che non offre adeguate garanzie di efficacia e applicabilità. Il ministro dell’Ambiente italiano ha sollevato preoccupazioni riguardo alle risorse finanziarie necessarie per attuare le proposte di recupero degli ecosistemi degradati.

Lascia un commento