Ginnastica ritmica, l’ex azzurra: “A Desio pesate nude e umiliate”

La seconda puntata del processo sportivo a Emanuela Maccarani e Olga Tishina, allenatrice e assistente della nazionale italiana di ginnastica ritmica, si è svolta ieri a Milano. Le due sono state accusate da ex allieve di allenamenti non conformi che avrebbero causato disturbi alimentari e psicologici nel tempo.

Durante le testimonianze, sono intervenute Agnese Duranti, bronzo olimpico ai Giochi di Tokyo 2021, e Anna Basta, ex ginnasta che ha denunciato per prima dopo aver lasciato il gruppo azzurro di Desio nel 2020: “Ci pesavamo nude, con le sole mutande, senza neanche reggiseno. Qualcuno si toglieva anche le forcine”, ha dichiarato Basta in sede di giustizia sportiva.

La testimonianza di Agnese Duranti ha cercato di smentire le accuse contro le allenatrici, dichiarando di non aver mai vissuto la fase di pesatura come un disagio, poiché nel loro sport l’estetica è importante e si cerca di essere omogenee. Ha affermato che Olga Tishina, solitamente responsabile della pesatura, faceva osservazioni sul peso con affermazioni come “culo pesante” o “prosciutto alzati da terra” che Agnese Durati però ritiene “non offensive”. Duranti ha affermato che erano attente al proprio peso e si sostenevano a vicenda, incoraggiandosi a dimagrire o a dare più spinta durante gli esercizi.

5 thoughts on “Ginnastica ritmica, l’ex azzurra: “A Desio pesate nude e umiliate”

  1. Perché Anna Basta ha atteso fino al 2020 per ritirarsi e denunciare? Senz’altro è una ragazza dal carattere fragile. Poteva ritirarsi subito dopo la prima iscrizione. Ho la sensazione che qualcuno le abbia consigliato di denunciare per racimolare qualche soldo.

  2. Evidentemente ci sono persone che capiscono il male che fanno solo se devono mettere mano al portafoglio. E visto che non vanno in galera, allora è anche giusto che paghino salato.

  3. Queste ragazzine devono capire che se hanno ottenuto risultati a livello mondiale è grazie a quel tipo di allenamento. Nulla si ottiene senza sacrificio e fatica, se lo dovessero ritenere troppo faticoso abbandonino e andassero a ingozzarsi di pastìccini e cornetti

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