Rapporto sul clima dell’IPCC: “Agire ora o danni irreversibili”

Ieri è uscito il tanto atteso rapporto sul clima dell’IPCC (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico), e il messaggio degli scienziati del clima è chiaro: dobbiamo agire ora, questo è il decennio decisivo, poi sarà troppo tardi e più avanza il riscaldamento più sarà difficile intervenire

È imperativo smettere subito di usare i combustibili fossili, avviare e finanziare politiche di adattamento, soprattutto per le aree più vulnerabili, e dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030, mantenendo vivo il target di Parigi di +1,5 gradi. Si può fare, ma “nonostante i progressi ci sono lacune nelle misure di adattamento che agli attuali tassi di attuazione aumenteranno”, mentre restano “divari tra le emissioni previste dalle politiche in atto e gli impegni assunti a livello nazionale” mentre “i flussi finanziari non raggiungono i livelli necessari”. Lo ribadisce l’ONU nel rapporto di Sintesi dell’IPCC diffuso oggi, lavoro che conclude la pubblicazione del Sesto Rapporto di Valutazione sui Cambiamenti Climatici (AR6) del Gruppo di studio delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici.

Ci sono opzioni “multiple, fattibili ed efficaci” per ridurre le emissioni e adattarsi ai cambiamenti climatici “e sono disponibili ora”, ma “è essenziale un’azione accelerata per l’adattamento in questo decennio per colmare il divario tra l’esistente e ciò che è necessario”, avverte l’IPCC. Per mantenere il riscaldamento entro +1,5 gradi sopra il periodo preindustriale sono necessarie “riduzioni profonde, rapide e durature” delle emissioni di gas a effetto serra in tutti i settori, “dovrebbero diminuire già ora e essere ridotte della metà entro il 2030, verso lo zero nel 2050”. Nello specifico le emissioni di CO2 vanno tagliate mediamente rispetto ai livelli del 2019 del 48% nel 2030, del 65% nel 2035, dell’80% nel 2040 e del 99% nel 2050 (43% 60% 69% 84% le percentuali di riduzione necessarie per i gas serra nel loro complesso). “Lo sviluppo resiliente al clima, però, diventa progressivamente più impegnativo con ogni incremento del riscaldamento”, dunque “le scelte che faremo nei prossimi anni giocheranno un ruolo fondamentale nel decidere il nostro futuro e quello delle generazioni che verranno”.

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