Egitto, ancora 45 giorni di carcere per Zaki

Patrick Zaki, lo studente egiziano che frequentava l’Università di Bologna, resterà in carcere per altri 45 giorni. La decisione arriva dall’udienza che si è svolta domenica. E’ stata respinta la richiesta della difesa, di cambiare i giudici che seguono il caso.

Amnesty International ha chiesto al governo italiano di convocare l’ambasciatore egiziano a Roma, per opporsi all’accanimento che va avanti da più di un anno nei confronti di Patrick e chiedere che sia rilasciato.

Patrick è stato arrestato il 7 febbraio 2020 all’aeroporto del Cairo dagli agenti dei servizi segreti. Le accuse contro di lui sono di minaccia alla sicurezza nazionale, sovversione, incitamento alle proteste illegali e propaganda per il terrorismo. A Zaki vengono contestati alcuni post che aveva pubblicato sul suo account Facebook.

21 thoughts on “Egitto, ancora 45 giorni di carcere per Zaki

  1. Grazie Attilio…..ma guarda un po’…..sono proprio i loro motivi che mi incuriosiscono. Considerato che non rispondono (magari è presto..) penso che non sappiamo neanche la sua storia ed il perché pin carcere.

  2. Non è odio, semplicemente certa gente senza arte né parte dovrebbe stare al suo posto. Uno studente che invece di studiare va a fare una sorta di politica di contrasto rompendo le balle. Ecco il risultato.
    Stia zitto e subisca in silenzio le sue malefatte.

  3. Opinabile. Considerato che usano continui rinvii proprio per non applicare la legge. Ad ogni modo perché odiare e godere per ciò che sta affrontando questo ragazzo.

  4. Evidentemente la legge prevede il rinvio.
    E poi come detto prima l’odio non c’entra niente.
    C’è solo il fatto che ognuno è responsabile penalmente delle proprie azioni. Continuava a fare lo studente anziché fare il sovversivo senza motivo, a quest’ora stava scopando a casa.
    Quando uno rompe le palle, prima o poi le sconta tutte.

  5. Ancora qui i più non hanno capito che in Egitto per salvare in parte la faccia, gli fanno scontare una condanna già prevista da rinvio a rinvio, ci fossero loro al suo posto scriverebbero meno insulse dabbenaggini!

  6. E i nostri Marò, rimasti abbandonati nelle angherie degli indiani solo per aver adempiuto al loro dovere di militari? Presi in giro fatti rientrare e rispediti in India. Ah certo loro erano militari dovevano solo obbedire e subire… Questo zaki invece se l’è andata a cercare ed è il minimo che se ne rimanga lì a prendere le botte dagli egiziani. Così uno ci pensa due volte prima di giocare a fare pseudocampagna politica.

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