Autisti Amazon costretti a fare pipì nelle bottiglie

Amazon ha ammesso che i suoi autisti, per rientrare nei tempi stabiliti per le consegne, sono a volte costretti a urinare nelle bottiglie.

La dichiarazione arriva dopo un accusa mossa dal deputato democratico Mark Pocan. La compagnia di Jeff Bezos aveva inizialmente risposto con durezza alle affermazioni del membro del Congresso, ma ha poi dovuto fare i conti con la realtà.

Tutto è nato da un tweet di Pocan del 25 marzo: “Retribuire i dipendenti con 15 dollari l’ora non ti rende un posto di lavoro all’avanguardia, se cacci i sindacati e costringi i lavoratori a urinare nelle bottiglie di plastica”-

Amazon si è poi scusata sul suo blog, dicendo che il tweet di risposta a Pocan era stato un autogol. Nelle righe successiva, ha poi giustificato la situazione dicendo che i bagni pubblici sono spesso occupati e che nelle fasce orario con più traffico può essere difficile fermarsi ad un’area di servizio.

9 thoughts on “Autisti Amazon costretti a fare pipì nelle bottiglie

  1. Non è colpa di Amazon ma delle leggi del c…o , mi spiegate se i cessi sono chiusi per covi d dove può urinare chi è tutti i giorni in giro come me?!? Forze chi lavora in un bell ufficio non se lo chiede neanche…..

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