’No Melony Day’, gli studenti di 20 città in piazza contro il governo

Gli studenti italiani sono scesi in piazza per protestare contro il governo Meloni. Da Nord a Sud, sono venti in tutto le piazze coinvolte.

“Soldi alla scuola e non alla guerra” sarà uno dei principali slogan con cui si mobiliteranno gli studenti, per denunciare il sostegno del nostro paese all’Ucraina. Tra i principali promotori della manifestazione anche il Fronte della Gioventù Comunista che denuncia: “Non può esistere un criterio di merito oggettivo in un sistema che ammette la differenza tra scuole di seria A e scuole di serie B e che accentua le disuguaglianze tra gli studenti nell’accesso allo studio, dichiara Simon Vial, responsabile scuola del Fgc “inoltre, mentre le nostre scuole cadono a pezzi il nuovo governo continua ad Investire soldi in armamenti per il conflitto in Ucraina. Siamo pronti alla mobilitazione in tutta Italia per dire basta a questo modello d’istruzione piegato alle esigenze delle aziende”.

Sono circa un migliaio gli studenti dei licei milanesi scesi oggi in piazza a Milano per il ‘No Meloni Day’, la manifestazione organizzata contro il governo Meloni. Il corteo, partito poco prima delle 10 da largo Cairoli, sfila ora per le vie del centro diretto verso porta Venezia. La marcia della manifestazione è composta, anche se non sono mancati momenti di tensione davanti alla sede Enel di via Broletto, imbrattata con la vernice. Tante le bandiere e gli slogan scanditi dai manifestanti, che cantano anche “occupiamola”, il coro dei lavoratori della Gkn, la fabbrica di Campi Bisenzio (Firenze) a rischio chiusura da oltre un anno, che ha organizzato numerose manifestazioni in giro per l’Italia con il suo striscione ‘Insorgiamo’.

15 thoughts on “’No Melony Day’, gli studenti di 20 città in piazza contro il governo

  1. 1- faccio presente ai miei coetanei che la sinistra è per la linea di aiuti all’ucraina (monetari e non)
    2- faccio presente ai miei coetanei che l’elezione è stata effettuata in maniera democratica. Eventuali rimostranze andavano fatte prima delle elezioni e non dopo.
    3- Piuttosto che rompere le palle alle persone andate a lavorare e studiare così un giorno quando ci saremo noi a far da maestro alle nuove generazioni non ci saranno le problematiche che ci ritroviamo.

    1. Alessio, fiato sprecato. Nel 1968 si gridavano gli stessi slogan, si occupavano le università e le scuole, chi non scioperava o si opponeva alle occupazioni era additato al pubblico ludibrio e tacciato di fascismo. La sinistra non è mai cambiata e non ha mai portato il progresso che sbandierava a parole.

  2. Soliti comunisti idioti quando anche i suoi politici sono d’accordo mandare armi in Ucraina e x più soldi alla scuola si fa come fino adesso a fatto il governo precedente,un pretesto x rompere i coglioni come sempre sinistra marciume dell’Italia

  3. Idioti e ignoranti. Le armi in Ucraina è stato proprio il pd a volerle mandare , lo stesso pd che ora vi invita a manifestare e vi tratta da pecore stupide al pascolo . Pecoroni!!!!!

  4. Ma questo coglioni che scendono in piazza lo sanno per cosa dimostrano ? Ricordano che il loro partito o meglio tutta la sinistra continua a voler inviare armi. IMBECILLI

  5. Poveri ragazzi, strumentalizzati da una banda di pdioti alla frutta e oltre, cacciati dal governo del nostro Paese in modo democratico e, fascisti fino all’osso, sfruttano con il loro falso sottobosco informativo questi ragazzi che dovrebbero considerare che la loro scuola di oggi è frutto dei vari governi (gli ultimi MAI votati democraticamente) di impronta e segno visibilmente di sx.
    Studiate e riflettete ragazzi, prima di farvi prendere in giro o……almeno subito dopo.

  6. Quando l’ignoranza di chi organizza queste manifestazioni è talmente evidente da non accorgersi di essere strumentalizzati da una corrente politica che in questo decennio ha portato solo degrado e illegalità, condita con l’incapacità della famiglia di educare………ecco che si arriva a fare delle manifestazioni che hanno quasi del,grottesco ed improntate ….sul nulla!
    Ragazzi, tornate a studiare che è meglio!

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