Tetto al contante: scompare dal decreto Aiuti quater

Il nuovo tetto al contante a 5.000 euro era stato inserito nel decreto legge “Aiuti quater” approvato dal Consiglio dei ministri del 10 novembre scorso, ma non compare più nell’ultima bozza del dl. A quanto si apprende, a causa della mancanza dei requisiti d’urgenza tipici della decretazione. 

Il provvedimento, infatti, non è ancora approdato in Gazzetta Ufficiale perché l’esecutivo sta rivedendo diversi punti dell’articolato, tra i quali proprio quello sul contante. La norma, quindi, non comparirà più nel decreto, ma finirà, come annunciato dalla Lega, per essere riproposta nella manovra, che ha la forma di un disegno di legge: la legge di Bilancio che il consiglio dei ministri dovrebbe varare lunedì prossimo. La manovra, del resto, deve essere approvata entro il 31 dicembre 2022, per entrare in vigore il giorno dopo. 

La decisione pare che sia stata presa dopo le osservazioni della presidenza della Repubblica sulla mancanza dei requisiti di necessità e urgenza che devono caratterizzare tutte le misure di un decreto legge. Poiché l’aumento del tetto al contante sarebbe scattato dal primo gennaio 2023, questa urgenza non sarebbe stata riscontrata. 

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