Il prossimo obiettivo della Russia: i cavi internet

Di escalation in escalation, dove arriveremo? Tutti d’accordo che il punto di non ritorno è l’opzione nucleare, ma Mosca sta dimostrando di avere altre armi per far compiere un salto alla guerra energetica e farla entrare in un’altra fase. Le esplosioni ai gasdotti che collegano la Russia all’Unione europea sono state un esempio. E ora l’Occidente si chiede: quale sarà il prossimo obiettivo?

Secondo Politico, funzionari americani ed europei sono preoccupati per l’incolumità dei cavi sottomarini che alimentano la Rete internet globale: potrebbero essere un bersaglio invitante per Vladimir Putin. Si tratta di una infrastruttura che collega tutti i continenti del mondo e rappresenta una specie di “superstrada” digitale per qualsiasi cosa, dai video di YouTube alle transazioni sui mercati finanziari: finora non è mai stata sabotata da agenzie di intelligence straniere o da soggetti non governativi.

6 thoughts on “Il prossimo obiettivo della Russia: i cavi internet

  1. Ma quale bestia braccata, i braccati siamo noi europei *************, sudditi e colonizzati dallo stato canaglia per eccellenza: gli USA. Se quest’inverno staremo al freddo dobbiamo ringraziare quei dementi e cialtroni di americani.

  2. Alcuni politici italiani avevano espresso il desiderio di utilizzare ancora in futuro il gas russo..
    Ed ecco che appena la dx ha vinto le elezioni, questa azione da commando specializzato e ben addestrato ha subito messo la parola FINE a questo desiderio…..
    Del resto Biden lo aveva preannunciato chiaramente mesi fa.

  3. Quando la pressione del gas che fuoriesce dai condotti si abbasserà, l’acqua marina entrerà e col sale corroderà tutto, rendendo PER SEMPRE inutilizzabili i condotti stessi.
    Vantaggio anche economico per gli USA e grosso problema per la Russia.
    CHIARO?

  4. Ragionate italiani:
    Con questa distruzione dell’economia russa e la fine della globalizzazione si ottiene l’effetto di togliere un alleato alla Cina e al contempo di togliere alla Cina stessa l’accesso ai mercati occidentali, abbassandone di molto il PIL. Gli USA stanno usando con astuzia e il solito cinismo il sangue ucraino. E anche quello russo.

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