In Emilia-Romagna mais più che dimezzato dalla siccità

Il mais in Emilia-Romagna è più che dimezzato a causa della siccità. Un crollo della produzione tale che in alcune situazioni “non conviene neanche trebbiarlo”. A far suonare ancora una volta l’allarme è la Cia-agricoltori italiani dell’Emilia-Romagna, che parla di “campagna disastrosa” in regione.

“Sono da poco iniziate le prime trebbiature che confermano un raccolto più che dimezzato, se non inesistente, nelle aree in cui non è stato possibile irrigare– segnala l’associazione di categoria- il mais è una coltura importante per la filiera zootecnica e agroenergetica, ma l’assenza di piogge ne ha compromesso la maturazione con una quasi inesistente produzione di granella”.

A conti fatti, dunque, su 95.000 ettari coltivati a mais in Emilia-Romagna, “in alcune aree le trebbie non entreranno nemmeno in campo– avverte Francia- mentre chi ha già iniziato a raccogliere a malapena ha ottenuto produzioni di 50 quintali per ettaro. La perdita è in media di almeno del 60% del raccolto e questa situazione getta un’ombra sulle future semine”. In queste condizioni, dunque, “è difficile per gli agricoltori puntare ancora su questo cereale, soprattutto per l’investimento che hanno dovuto sostenere in termini di costi produttivi che non verranno ripagati”, avverte la Cia Emilia-Romagna.

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