Qual è il ruolo di Grillo nel Movimento Cinque Stelle?

Che qualcosa fosse cambiato, Beppe Grillo lo aveva capito da tempo. Ma nella sua visita a Roma della scorsa settimana ha toccato con mano quanto sia diverso, oggi, il suo ruolo nel Movimento Cinque Stelle: ha visto direttamente come sia colata a picco la sua popolarità all’interno della creatura che ha contribuito a far nascere.

Anche per questo ha ripreso a scrivere sul suo blog di temi più politici, un maggiore dinamismo per riaffermare che non è ancora un pensionato del Movimento.

Resta il fatto che i gruppi parlamentati siano ormai schierati con “il Presidente”, come deputati e senatori stellati definiscono Giuseppe Conte. Grillo resta una figura residuale, legata a un passato che in molti vorrebbero lasciarsi alle spalle. Anche se è tornato centrale nella comunicazione, avendo trovato l’accordo.

Al netto degli aspetti economici, il comico genovese vive in un isolamento politico quasi totale, una sorta di accerchiamento da più lati. L’addio di Luigi Di Maio stato vissuto come un voltafaccia insopportabile, certo. E Grillo lo ha evidenziato, a modo suo, con un lungo post sulla “fenomenologia del tradimento e del traditore”. Una stilettata. Ma il ministro degli Esteri non è sembrato turbato, avendo già messo in conto la reazione.

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