Per salvare il Pianeta dobbiamo mangiare tutti meno carne

Niente doccia, non tirare sempre lo sciacquone, cambiare le mutande una volta ogni 2-3 giorni. Ci possono sembrare consigli strambi eppure sono quelli seri dati da Fulco Pratesi, presidente onorario del Wwf alla redazione dell’Huffington Post. Il giornale che in Italia è di proprietà Gedi (Repubblica, La Stampa) ha dedicato un intero articolo ai ‘consigli salva acqua‘ di Pratesi, senza effettivamente analizzare le reali cause della siccità che sicuramente non possiamo imputare alle azioni del singolo cittadino.

A spiegare bene la situazione è l’organizzazione no profit Essereanimali che su Instagram ha pubblicato alcune slide molto chiare sulla relazione tra siccità e allevamenti intesivi. La siccità mette a rischio i raccolti, come soia e mais, usati anche per la produzione di mangimi e il rischio che gli animali restino senza cibo è sempre più concreto. Alla siccità si devono aggiungere anche le conseguenze dello scoppio della guerra in Ucraina che ha reso ancora più complesso per gli allevatori italiani accaparrarsi i mangimi per via dell’innalzamento dei costi. Produrre carne e i suoi derivati richiede un alto uso di acqua e produce un basso numero di nutrienti, in pratica è un’attività che consuma più di quanto produce. Qualche esempio: per produrre un hamburger da 150 grammi di manzo servono 2350 litri di acqua, per produrne uno di soia invece ne servono soltanto 160 litri. Per ottenere un chilo di carne bovina servono ben 15.415 litri di acqua, l’equivalente di acqua che un essere umano beve in più di 20 anni.

Il messaggio non è quello di diventare tutti vegetariani o vegani, perché se così fosse si farebbe il gioco di Pratesi chiedendo al singolo di ‘sacrificarsi’ per salvare il Pianeta dalla siccità. Il messaggio invece deve essere quello che, giunti al 2022, è bene che i cittadini siano maggiormente informarti sui reali consumi di acqua nel mondo a partire da quelli della zootecnica, il settore più impattante in questo campo, e che sia chiaro a tutti quanto l’attuale scala di produzione mondiale sia diventata insostenibile. Per ottenere un chilo di carne di pollo si consumano ‘solo’ 4325 litri di acqua, per un chilo di legumi ne servono 4055 e per un chilo di verdura appena 322. Fare scelte consapevoli passa necessariamente da un’informazione consapevole e che non sia filtrata da interessi terzi.

10 thoughts on “Per salvare il Pianeta dobbiamo mangiare tutti meno carne

  1. Quante minchiate. Il problema del pianeta e’ che siamo in troppi, non c’è nulla da fare, mancano le risorse per 7,5 miliardi di persone che mangiano, bevono e vogliono avere pari diritti di sviluppo economico . Inutile tutte queste ricette della signora Pina. L’unica soluzione è far diminuire la popolazione umana di almeno due miliardi di persone nei prossimi 30 anni. Il resto sono frottole da bar sport.

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