Luigi Di Maio ha lasciato il Movimento 5 Stelle

Luigi Di Maio ha ufficialmente lasciato il Movimento 5 Stelle. Lo ha annunciato ieri sera durante una conferenza stampa durante la quale ha tracciato la rotta della nuova strada che intraprenderà con il suo nuovo partito “Insieme per il futuro”. Al momento sembrano oltre 60 i deputati e i senatori pentastellati che lo seguiranno.

Di Maio ha aperto la conferenza stampa dicendosi molto soddisfatto dell’approvazione di ieri della risoluzione di maggioranza sulla guerra in Ucraina da parte del Senato. Un voto che ha ufficialmente rafforzato il governo Draghi in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 giugno, e che conferma l’appartenenza dell’Italia all’alleanza euroatlantica. Ed è proprio sulla linea della politica estera che il movimento si è definitivamente spaccato.

“Davanti a una situazione così complessa abbiamo bisogno dell’unità dell’Europa e quindi dei governi degli Stati membri, lasciando da parte polemiche strumentali: solo così possiamo garantire la sicurezza dei cittadini” ha spiegato Di Maio, che ha poi proseguito con parole dure molto dure verso gli ex compagni di partito: “La prima forza politica in parlamento ha messo in discussione il lavoro del Primo ministro e di quello degli Esteri per poter recuperare qualche punto percentuale, è da irresponsabili”. 

“È necessario sostenere valori europeisti e atlantisti, non ci può essere ambiguità sulla politica estera”, ha concluso.

15 thoughts on “Luigi Di Maio ha lasciato il Movimento 5 Stelle

  1. Ero convinto che una persona così capace, preparatissimo in diversi campi, fosse super richiesto dall’imprenditoria italiana. Come è possibile che nessuno lo voglia? Poverino ed incompreso. È costretto a fondare un nuovo partito.

    1. Il solito politico ? È tutto il partito che deve vergognarsi si sono fatti votare per aprire il parlamento come una scatola di sardine ma alla fine per le poltrone hanno rinnegato tutto e si stanno mangiando sardine e scatola compresa

  2. Di Maio ha scelto la strada della poltrona ad un certo punto mentre il PD e gli amici della destra vivono solo di poltrona servendo banche e im-prenditori e distruggendo tutto compreso aziende e famiglie e il loro futuro quindi cerca di smetterla e di andare oltre questi parassiti .

  3. Al presidente Conte voglio dire “forza vada avanti”gli onesti nn piacciono. Il piccolo Luigi si è montato la testa,lo faranno fuori,non ha capito nulla ed è caduto nella rete.
    Auguri presidente

  4. Come se a Conte le poltrone non piacessero…passò da Salvini a Letta in un batter di ciglia .
    Quanto ai 60 fuoriusciti con Di Maio od ai superstiti di Conte , ben pochi sopravviveranno, politicamente .

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