Covid, “cluster feroce” in centro a Pechino

Come ha riferito il portavoce dell’amministratore locale Xu Hejian in una conferenza stampa, da oggi e per tre giorni gli abitanti del popoloso distretto pechinese di Chaoyang saranno sottoposti a test di massa per il Covid-19. La decisione è stata presa dopo i 166 casi diagnosticati tra giovedì e domenica: a collegare le infezioni il bar di un supermercato, frequentato dalla maggior parte dei contagiati.

Nella giornata di ieri sono stati confermati 29 casi a trasmissione locale e 22 asintomatici. Le autorità parlano di «cluster feroce»: nella capitale della Repubblica Popolare Cinese torna ad aleggiare l’incubo del lockdown.

«Al momento esiste ancora il rischio di un’ulteriore diffusione. Il compito più urgente al momento è rintracciare la fonte del cluster e anche gestire e controllare i rischi», ha dichiarato Xu Hejian, aggiungendo che Pechino deve prevenire l’emergere di «amplificatori dell’epidemia». A tal fine, nella Cina della tolleranza zero contro il Covid, due edifici che ospitano centinaia di residenti sono stati messi in quarantena, dopo appena un singolo caso positivo: intorno al complesso sono state installate barricate di metallo, mentre il personale in tute ignifughe munite di disinfettante è entrato nell’edificio per igienizzare gli spazi dei condomini.

Pechino non è in lockdown e nemmeno il distretto di Chaoyang, il più popoloso della megalopoli. Ma diverse attività commerciali della zona sono state poste in isolamento temporaneo con il nastro della polizia e il personale di sicurezza è arrivato per bloccare le uscite.

10 thoughts on “Covid, “cluster feroce” in centro a Pechino

  1. Ecco cosa accade quando fai vaccinare la tua popolazione con un vaccino non approvato da ema, aifa e fda, come invece accaduto in Occidente: che poi le conseguenze le subisci

    Ecco cosa sarebbe accaduto se avessimo dato retta ai no vax no pass cancerogeni del mondo

    Chiusure, limitazioni, paura

  2. Basta aspettare… già o media dicono che i contagi sono in rialzo. Poi si vedrà a settembre ottobre… la gallina (del potere) dalle uova d’oro, non si può perdere. 😆😆

  3. …nel frattempo…a chi fa orecchie da mercante….

    Vaccini, in Israele +25% problemi cardiaci fra 16 e 39 anni.

    Se lo dice il sacro stato di Israele allora c’è da fidarsi.

  4. Ps … ovviamente ci saranno articoli che scriveranno che non ci sono prove certe, ma che solo un aumento delle chiamate per soccorso…. Con questo modo di pensare allora si può dire anche che nessuno sa se questi soggetti avrebbero preso il Covid o fossero comunque asintomatici o immuni senza vaccino… la cosa certa è che ADESSO, da vaccinati, hanno un problema cardiaco.

  5. Antonio I problemi cardiaci di cui parli te li sei inventati. In Israele i problemi cardiaci non sono in aumento ma quelli che ci sono sono dovuti ad una popolazione dedita spesso a l’alcool e alla vita spericolata e crapulona che molti fanno , altro che Covid !!

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