L’economia “rallenta fortemente” a causa della guerra

L’economia mondiale dovrebbe “rallentare fortemente” a causa del conflitto in Ucraina. L’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, lo definisce “il prezzo della guerra”.

Secondo l’Economic Outlook dell’Organizzazione, infatti, la crescita del Pil globale per il 2022 dovrebbe assestarsi al 3%, a fronte del 4,5% atteso lo scorso dicembre, assestandosi al 2,8% nel 2023. Nell’Eurozona, in particolare, la crescita calerà dal 5,3% del 2021 al 2,6% del 2022, fino all’1,6% nel 2023.

La principale causa del rallentamento della crescita è l’elevata inflazione, che “erode il reddito disponibile reale delle famiglie e il loro livello di vita e pesa, di conseguenza, sui consumi” spiega l’Osce, aggiungendo: “L’incertezza pesa sugli investimenti delle aziende e minaccia di indebolire l’offerta per diversi anni”.

In Italia, in particolare, l’inflazione è balzata al 7,3% a maggio, “trainata dall’incremento dei prezzi dell’energia e dei prodotti alimentari”.

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