Il punto di oggi sull’Ucraina 🇺🇦

“La situazione a Severodonetsk rimane estremamente difficile”, a causa dei “raid aerei” e dei “costanti lanci di missili”. Tuttavia, se giorni fa i russi controllavano circa il 70% della città, fondamentale sia dal punto di vista strategico che simbolico, nelle ultime quarantotto ore i soldati del Cremlino sarebbero stati respinti dalle forze di Kiev.

Queste le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che oggi in un video-messaggio ha parlato della situazione nella città di Severodonetsk, uno dei fronti più caldi nel 102esimo giorno dall’inizio dell’aggressione della Russia all’Ucraina. Oltre che nella città del Lugansk, ci sono stati combattimenti anche a Lysychansk, città cruciale nell’Est dell’Ucraina, e raid russi a Kiev, la capitale del Paese, colpita con missili a lunga gittata.

“In Italia nessuno sta portando avanti una campagna anti-russa, i media hanno solo raccontato le crudeltĂ  commesse dall’esercito russo”. Questa la dura replica del ministro degli Esteri Luigi Di Maio alle accuse mosse ieri dall’ambasciata russa a Roma, che aveva parlato di “un’aperta campagna anti-russa nei media italiani”. Un attacco che Di Maio ha definito “inaccettabile”, sottolineando che è “in Russia che si viene arrestati se si partecipa a manifestazioni contro la guerra, non in Italia”.

“Non portate l’umanitĂ  alla rovina”. Questo l’appello, l’ennesimo, che Papa Francesco ha rivolto quest’oggi alle nazioni. “Si ascolti il grido disperato della gente che soffre, lo vediamo sui media tutti i giorni. Si abbia il rispetto della vita umana, si fermi la macabra distruzione di cittĂ  e di villaggi dappertutto” ha aggiungo il Pontefice, auspicando la messa “in atto veri negoziati, concrete trattative per un cessate il fuoco”.

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