SONDAGGI – Nel mercato del lavoro italiano sono più favoriti gli uomini?

Bentornati e bentornate a un nuovo sondaggio di iNews. Nelle ultime settimane il tema del lavoro è tornato all’attenzione dell’opinione pubblica anche per la polemica su Elisabetta Franchi e l’assunzione soltanto di donne ‘anta’ che hanno già fatto figli. Per questo e non solo abbiamo deciso di chiedervi cosa ne pensate su alcune delle questioni più centrali, dal reddito di cittadinanza al futuro dei giovani.

Per rispondere trovate il sondaggio a questo link, potete condividerlo ai vostri amici e parenti e aspettare i risultati!

Come sempre l’esito di questo sondaggio sarà svelato martedì prossimo in una newsletter dedicata, alla quale potrete iscrivervi qui: https://mailchi.mp/inews/archiviosondaggi

17 thoughts on “SONDAGGI – Nel mercato del lavoro italiano sono più favoriti gli uomini?

  1. Troppo alto il costo del lavoro non siamo competitivi
    Se io impresa (importo per esempio) pago il lavoratore 1.500 a me costa almeno 2.800/3.000 non sarebbe meglio dare 2.000 al lavoratore e 1.000 allo stato ? Tanto i soldi pagati con le tasse vengono sperperati in mille carrozzoni e regalie varie

  2. In Italia manca là meritocrazia. Conta solo chi conosci e viene premiata la mediocrità intellettuale
    Col reddito di cittadinanza poi c’è un forte incentivo a non lavorare
    Per finire c’è il problema delle giovani generazioni che non hanno nessuna voglia di impegnarsi e preferiscono stare sul divano a giocare col cellulare con la mammina che li mantiene

    1. Il vero problema è la tassazione elevata, siamo al 61% i primi in Europa e ultimi nei servizi . Dove finiscono tutti quei soldi? Mille rivoli di privilegi e assistenzialismo peloso

  3. Quando farete un sondaggio sulla sanità, mettete come introduzione che ci sono paesi dove paghi non solo le cure ma anche se piangi…

    WOMAN SHOCKED AFTER BEING CHARGED $40 FOR ‘CRYING’ AT DOCTORS APPOINTMENT.

    Lascio ai meritevoli di andare e fare ricerche… così non si annoiano. 😉

  4. Finché subiamo la concorrenza dei paesi emergenti come facciamo ad avere stipendi decenti? Mettiamoci nei panni di un piccolo calzaturificio che ha come competitor analoghe fabbriche in Cina o Vietnam o Cambogia dove lo stipendio di un operaio che lavora 12 ore al giorno sabato compreso facendo 10 giorni di ferie all’anno, senza tredicesima e TFR costa 300 euro al mese. Nel momento in cui alzo i salari vado fuori mercato e comincio a perdere fatturato. Nel momento in cui verranno applicati dei dazi equalizzatori del costo della manodopera allora sarà possibile alzare i salari, tenendo presente comunque che se i dazi mettono al riparo rispetto alle importazioni, non proteggono dallo svantaggio sulle esportazioni, ovvero se alzo i salari e sono un esportatore abituale, automaticamente devo alzare i prezzi di vendita e questo equivale ad una potenziale perdita di fatturato in quanto presto il fianco ai prodotti similari provenienti dall’Asia.

  5. Ma il fenomeno diffuso di dichiarare 10 ma in effetti ne prendi 8 se vuoi lavorare sfugge ai mentecatti promotori di questa proposta? Vivono nel mondo della fantasia?

  6. Beh se guardiamo alle tante imprese cinesi che lavorano in Italia queste fanno arrivare la manodopera dalla Cina, gli promettono vitto e alloggio e 400 euro al mese, poi gli fanno la busta paga da 1.400 euro al mese, fanno figurare che gli hanno pagato 1.400 euro e poi si fanno restituire 1000 euro. Morale evasione fiscale top e lavoratori cinesi che vivono in loculi di cartone dentro i capannoni mangiando un piatto di riso al giorno.

Lascia un commento