Afghanistan, i corridoi umanitari per l’Italia non sono mai partiti

“Purtroppo, ad oggi nessun afghano dei 1.200 che il governo italiano aveva promesso di portare in sicurezza nel nostro Paese con i corridoi umanitari è stato messo in salvo in Italia. La firma del protocollo con le associazioni, tra le quali la nostra, risale al 4 novembre scorso”, lo dice Valentina Itri, responsabile migrazioni per Arci nazionale.

Arci nazionale è una delle organizzazioni con cui sei mesi fa la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese aveva siglato l’accordo per far arrivare nel nostro Paese gli afghani rifugiati in Pakistan e Iran, fuggiti perché esposti al rischio di subire violenze e ritorsioni da parte del governo dei talebani salito al potere nell’agosto precedente.

Un’attenzione che però, come avverte Itri, per quanto riguarda l’Afghanistan è scemata sia nella politica che sui giornali poiché oscurata dall’emergenza dei profughi ucraini. Una situazione “paradossale”, dal momento che in meno di tre mesi l’Italia ha già accolto 120mila rifugiati ucraini, una cifra dieci volte superiore. Questo anche grazie all’attivazione da parte degli Stati UE della Direttiva europea sulla protezione temporanea per chi fugge dai conflitti, un fatto “assolutamente positivo”, dice Itri, “ma l’avevamo invocata sia per gli afghani che per i siriani, senza successo”.

Fonte: Agenzia Dire

3 thoughts on “Afghanistan, i corridoi umanitari per l’Italia non sono mai partiti

  1. Ma devono venire tutti in Italia? Perché non se li porta in America il bidè? Lui fa le guerre lontano da casa . E lascia i danni a noi , come con l’ucraina

  2. Oggi altri 300 tra Calabria Puglia e Sicilia quando molte famiglie italiane stentano ad aggiungere la cena al pranzo V vergogna .Dopo aver distrutto il ceto medio cos’altro ci aspetta?

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