Il ‘nuovo’ Conte e gli equilibri nel Movimento Cinque Stelle

Una cosa è certa: se Alessandro Di Battista fosse ancora nel Movimento 5 stelle sarebbe da annoverare tra le fila contiane, attirato dalla svolta sempre più ecologista e movimentista, oltre che pacifista, di Giuseppe Conte. Un sostenitore, e opinionista tv, di peso sul quale l’ex avvocato del popolo non può però contare.

Su quali truppe allora può fare affidamento? Il nuovo corso battagliero del M5s non ha ancora fatto breccia nei sondaggi, per quanto valgano, ma nei gruppi parlamentari quale è la situazione?

In trincea le posizioni sono abbastanza congelate. Da un lato i dimaiani e dall’altro i contiani. I primi però, c’è da dire, non sono cresciuti numericamente. Il pallottoliere di Palazzo li dà stabili: una ottantina di parlamentari in tutto. […] Anche tra i contiani non si registrano grandi movimenti. Restano i fedelissimi, i parlamentari freschi di nomina, poi però c’è tutta un’area di eletti che non si schiera.

Pure loro aspettano. L’esito del voto, ma soprattutto le decisioni future: al di là delle prossime nomine (i responsabili dei comitati regionali e provinciali), sarà il nodo sul terzo mandato che farà davvero da spartiacque.

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4 thoughts on “Il ‘nuovo’ Conte e gli equilibri nel Movimento Cinque Stelle

  1. “svolta sempre più ecologista e movimentista, oltre che pacifista, di Giuseppe Conte”

    Come fa ad essere ecologista se è contro i termovalorizzatori e il nucleare non lo so

    Come fa a essere pacifista se è contro le armi, si vis pacem para bellum, si vis bellum para pacem, non lo so

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