Epatiti acute nei bambini, ecco le prime ipotesi

Una combinazione di Adenovirus e Sars-CoV-2. Potrebbe essere questa la causa alla base delle epatiti acute di origine sconosciuta segnalate nei bambini di mezzo mondo.

L’ipotesi è stata avanzata dagli immunologi Petter Brodin e Moshe Arditi in un articolo pubblicato su ‘The Lancet’ dal titolo ‘Epatite acuta grave nei bambini: indagare sui superantigeni Sars-CoV-2’.

“Ipotizziamo che i casi di epatite acuta grave segnalati di recente nei bambini potrebbero essere una conseguenza dell’infezione da Adenovirus con trofismo intestinale nei bambini in precedenza infettati da Sars-CoV-2 e portatori di serbatoi virali” scrivono i ricercatori.

Nello specifico gli autori dell’articolo spiegano che “l’infezione da Sars-CoV-2 può provocare la formazione di un serbatoio virale e la persistenza del virus nel tratto gastrointestinale può portare al rilascio ripetuto di proteine virali attraverso l’epitelio intestinale dando luogo all’attivazione immunitaria. Tale attivazione ripetuta” continuano, “potrebbe essere mediata da un superantigene all’interno di una proteina del Sars-CoV-2 che ha una somiglianza con l’enterotossina stafilococcica B, innescando l’attivazione ampia e non specifica dei linfociti T”.

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