Vaccini anche in farmacia? Un’idea che piace agli italiani

La farmacia come polo vaccinale? Uno sviluppo che incontra il favore anche degli stessi consumatori-pazienti. A registrarlo è la nuova indagine ‘Barometro Clienti della Farmacia’ realizzata da Doxapharma, presentata ieri a Bologna nell’ambito di Cosmofarma. […]

In prospettiva, quindi, l’idea che si trasformi la farmacia in un polo vaccinale è un ‘upgrade’ gradito anche dagli stessi clienti, spiega Doxapharma, dato che è favorevole il 62% degli intervistati. Una propensione che cresce con l’avanzare dell’età.

I meno favorevoli preferiscono invece luoghi più specializzati nel servizio o, in generale, sono poco interessati a questa possibilità. Rapidità (31%), comodità (23%) e vicinanza (19%) sono dunque i principali punti di forza della farmacia come polo vaccinale. L’assenza di un medico in caso di reazioni avverse (14%), personale poco preparato (6%) e ambiente piccolo (4%) sono invece i fattori più temuti.

Dall’analisi emerge inoltre che questa evoluzione avrebbe un impatto positivo anche sulla propensione al vaccino, almeno per un cliente su due. Gli scettici, invece, ritengono che la volontà vaccinale sia indipendente dal luogo di somministrazione. Per il 63% degli intervistati, comunque, tutti i vaccini andrebbero somministrati in farmacia.

E voi, cosa ne pensate? Pensate che una farmacia che faccia anche da polo vaccinale, per il Covid e non, possa essere utile? Quali sono i lati positivi e quelli negativi? Ditecelo nei commenti.

4 thoughts on “Vaccini anche in farmacia? Un’idea che piace agli italiani

  1. Può anche darsi che piaccia agli italiani, ad alcuni italiani, ma i farmacisti non faranno salti di gioia! In questi ultimi tempi recarsi in farmacia è diventato un incubo, file interminabili, clienti in attesa per eseguire il tampone poi per aspettare il risultato ed il rilascio del green pass, altri per ritirare farmaci o acquistare prodotti da banco… Ed i volti dei farmacisti parlano da soli, tutt’altro che contenti, un manicomio!!!

  2. L’idea che piace agli italiani e’ che si facciano i vaccini che servono per evitare malattie gravi, non tutti i vaccini che l’industria del farmaco ha interesse a vendere agli Stati. Qualsiasi vaccino ha effetti avversi più o meno numerosi e gravi quindi i vaccini si fanno quando servono per scongiurare malattie gravi non per malattie lievi e che nella stragrande maggioranza dei casi si risolvono da sole o con l’aiuto di qualche farmaco.

  3. Il Covid è stato ed è ancora una malattia pericolosissima ad alta mortalità e anche alta morbilita con conseguenze di invalidità permanente oltre che temporanea. I vostri commenti da negazionismi sono dovuti ad idiozia e psicopatia

Lascia un commento