Il punto di oggi sull’Ucraina 🇺🇦

Mentre Zelensky rimane disponibile a parlare con Putin nonostante le atrocità russe a Bucha, Mariupol e in altre città, secondo l’intelligence britannica Putin sarebbe invece pronto ad abbandonare il termine “operazione militare speciale” e a parlare di “guerra totale” all’Ucraina. Potrebbe annunciarlo il 9 maggio durante la parata del Giorno della Vittoria, proclamando legge marziale e mobilitazione di massa.

La crisi geopolitica sembra aver raggiunto un punto di non ritorno, tanto da essere arrivata anche sulla Stazione Spaziale Internazionale. Il governo russo ha infatti deciso che interromperà la partecipazione della Russia alla Iss. Lo ha annunciato il numero uno dell’Agenzia spaziale russa, Roscosmos, Dmitri Rogozin, dicendo che avviseranno i partner con un anno di anticipo dallo stop. Una decisione grave se si considerare che la Iss è dalla sua origine simbolo di pace e cooperazione tra Usa e Russia, tanto che il suo programma scientifico, di grande importanza per i due paesi, negli anni è stato portato ai tavoli dei negoziati per risolvere impasse politiche.

Ma Mosca sembra non voler sentir ragione: il nuovo piano strategico di Putin sarebbe quello di voler ‘smembrare’ il territorio ucraino. Il segretario del consiglio di sicurezza russo ha parlato di frammentazione del territorio in “diversi Stati”. Rustam Minnekayev, il comandante del distretto militare centrale della Russia, ha specificato che ora gli obiettivi di Mosca comprendono la presa dell’Ucraina meridionale.

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