Mondiali, è vero che l’Italia può essere ripescata?

Sono stati compiuti progressi storici, come esemplificato dalla pietra miliare dell’ottobre 2019, quando migliaia di donne sono state ammesse allo stadio per la prima volta in 40 anni, e più recentemente, quando alcune sono state nuovamente ammesse alla partita di qualificazione alla Coppa del Mondo a Teheran lo scorso gennaio. La Fifa si aspetta che ciò continui, poiché non si può tornare indietro”.

Questa la dura nota della Fifa con cui la federazione internazionale del calcio ha espresso tutta la propria contrarietà per la scelta del governo di Teheran di non permette a circa 2mila donne, con regolare biglietto, di assistere allo stadio alla partita della Nazionale di calcio dell’Iran contro il Libano di martedì 29 marzo. Un episodio che secondo molti avrebbe potuto costare alla Nazionale iraniana la partecipazione ai Mondiali di Qatar 2022, riaccendendo le speranze dell’Italia, che non prenderà parte al più importante torneo calcistico al mondo a causa della sconfitta per 1-0 rimediata contro la Macedonia del Nord settimana scorsa nei playoff delle qualificazioni.

Nonostante la suggestione, e considerando anche che la nota della Fifa smentisce indirettamente l’ipotesi di un’esclusione dell’Iran, un eventuale ripescaggio dell’Italia appare alquanto improbabile, nonostante la Nazionale azzurra sia, anche solo per ranking, la grande esclusa della rassegna qatariota. Per l’Italia di coach Roberto Mancini, dunque, ragionevolmente non resta che aprire un nuovo ciclo e cercare di staccare il pass per i Mondiali del 2026.

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