Il cashback nel 2022 potrebbe essere eliminato

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Era stato sospeso nel secondo semestre di quest’anno, con l’arrivo del premier Mario Draghi a Palazzo Chigi. Ora il cashback rischia di essere cancellato del tutto. Questa era la linea dettata nella riunione di ieri sera che il Consiglio dei ministri di oggi.

La notizia non farà piacere all’ex premier Giuseppe Conte, che negli ultimi giorni ha molto incalzato affinché la misura venisse ripristinata nella legge di bilancio e riconfermata il prossimo anno. “È strumento efficace di lotta all’evasione fiscale”, sono le sue parole a proposito. E in effetti la sospensione annunciata all’inizio di questa legislatura era riferita al semestre corrente. Il progetto era quello di riattivare il cashback per il primo semestre 2022. Per il suo finanziamento c’erano ancora 1,5 miliardi a disposizione, fondi che evidentemente il governo ha idea di redistribuire in altro modo.

5 thoughts on “Il cashback nel 2022 potrebbe essere eliminato

  1. Dopo l’affossamento del Ddl Zan, l’abolizione del Cashback sarebbe il secondo barlume di luce in un Governo dei “migliori” che di migliore ha ben poco.

    Illusi coloro che credevano di risolvere l’evasione fiscale col cashback (che poi sono gli stessi che credono di convincere i no-vax col green pass).

    1. In parte sono d’accordo con ciò che scrivi.
      Ti assicuro però che è uno strumento che limita l’evasione eccome….
      Tutto vogliono pagare con carta costringendo a chiunque di emettere fattura e/o scontrino

    2. Ciao Bernardo,
      sicuramente sui piccoli negozianti ha impattato, è vero.

      Ma i veri evasori sono altri…

      Secondo il principio di Pareto, il 20% delle azioni produce l’80% degli effetti.
      Tradotto, significa che un 20% degli evasori produce l’80% dell’evasione totale.

      E il barista che non emette scontrino per il caffè non appartiene certo al 20% degli evasori 😉

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