Oggi cortei con migliaia di persone ai Pride italiani

Al via il weekend arcobaleno, quello a  ridosso del 28 giugno, che ricorda i moti di Stonewall che oltre 50 anni fa che diedero il via alla mobilitazione della comunità lgbti+.  Oggi, dopo un anno di pausa determinato dalla pandemia, sono tornate a sfilare le parate dell’orgoglio in tante città italiane.     

”Le piazze delle città Italiane- dichiara Gabriele Piazzoni,  segretario generale di Arcigay- si tingono di arcobaleno, nonostante  le limitazioni imposte dalle normative per il contenimento della  pandemia”.

Dopo i pride di Bergamo, Genova e Lecco, oggi il Pride ha toccato le due grandi città del Paese, dalle 17 in piazza  Vittorio Emanuele a Roma e dalle 16 all’Arco della Pace a Milano, ma non sono mancate anche altre manifestazioni ad Ancona, Faenza, Firenze, L’Aquila, Martina Franca.

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22 thoughts on “Oggi cortei con migliaia di persone ai Pride italiani

  1. Concordo Vinci. Del resto tutto questo bisogno di mostrarsi prova che sono proprio loro i primi a sentirsi “ diversi”. E questo li rende arrabbiati con la vita e disagiati mentalmente.

  2. Vinci, personalmente non ho nessun problema nei confronti di gay e lesbiche, mi da un po’ fastidio l’esagerata ostentazione che alcuni di loro hanno della propria sessualità… poi vabbè de gustibus.. ci mancherebbe

  3. A me del gay pride interessa e infastidisce poco. Di sicuro una interpretazione di Gesù coi tacchi alti e gay è mancanza di rispetto. Se si vuole l’accettazione, l’amore e il rispetto reciproco, deve essere anche da parte loro. Facile chiedere, difficile dare

  4. Se il Vaticano non fosse intervenuto in politica in modo così scomposto e inutile non avrebbero fatto Gesù con i tacchi. Il problema è la discriminazione che subiscono rispetto agli etero, ogni parola di autorità come il Vaticano danneggia tanti ragazzi gay che si vedono emarginati e nascondono la propria omosessualità come fosse una colpa.

  5. Capisco il tuo ragionamento Luca però il Vaticano ha milioni di fedeli (immensamente di più dell’1% di popolazione transgender stimata): esiste il Concordato Stato-Chiesa e si è permesso di esprimere un’opinione in uno Stato tuttora democratico.
    Ieri si è andati ben oltre, irridendo il Cristo.

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