Il film di Barbie ha causato una carenza globale di vernice Rosco

Il prossimo 20 luglio, nelle sale italiane arriverà l’atteso Barbiefilm di Greta Gerwig sulla celeberrima bambola Mattel. In attesa di scoprire la reazione del pubblico, il progetto ha già conquistato un singolare record. Per realizzare il set di Barbieland la troupe ha usato una quantità incredibile di vernice rosa tanto da esaurire l’intera fornitura globale della famosa azienda texana Rosco, già ridotta a causa della pandemia.

La notizia è stata data dalla rivista Architectural Digest che ha recentemente intervistato la regista del film, Greta Gerwig,  e la sceneggiatrice Sarah Greenwood. “Per colpa nostra il mondo ha finito il rosa”, ha detto quest’ultima, sei volte candidata ai premi Oscar. L’intero set del lungometraggio dedicato alla bambola si compone di elementi monocromatici. Dalla Dreamhouse, dove vive la protagonista, alle strade di Barbieland con lampioni, automobili e ovviamente l’abbigliamento. La produzione, al fine di trasportare il pubblico nel mondo di Barbie, ha replicato i personaggi in versioni a grandezza naturale, utilizzando una copiosa quantità di vernice. “Ci hanno ripulito”, ha sottolineato al Los Angeles Times Lauren Proud, vice presidente della Rosco, azienda che ha fornito il materiale alla troupe. “Abbiamo dato loro tutto quello che potevamo”.

Eppure, sebbene Gerwig e Greenwood si siano assunte la responsabilità della mancanza di vernice rosa, la crisi ha ragioni ben più articolate. Come ha sottolineato la stessa Proud, il settore versava in condizioni preoccupati già prima della realizzazione di Barbie. Le riserve globali erano diminuite a causa della pandemia da Covid-19 e per le dure condizioni meteorologiche che da almeno due anni colpiscono il Texas, dove si produce la vernice.

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