Due pagine vergognose del calcio italiano

Neanche il tempo per festeggiare il ritorno ai vertici europei del nostro calcio, che ha calato il tris nelle tre finali di Champions League, Europa League e Conference League, che già si torna a discutere per due vergognose vicende vissute a poche ore di distanza.

La Uefa ha avviato un procedimento disciplinare nei confronti della Roma e del suo allenatore, Josè Mourinho, in seguito alla finale di Europa League persa ai rigori contro il Siviglia lo scorso 31 maggio. In particolare, l’allenatore portoghese è sotto la lente della Uefa per “insulto/linguaggio offensivo nei confronti di un ufficiale di gara”, dopo che Mourinho ha insultato nel post partita il direttore di gara britannico Anthony Taylor, nella zona interviste e poi nel garage della Puskas Arena di Budapest. “Sei una f*****a disgrazia” ha urlato il tecnico all’arbitro.

Non solo. Taylor è stato aggredito dai tifosi romanisti all’aeroporto di Budapest. Oltre agli abusi verbali e ad alcuni spintoni, all’indirizzo del tecnico è stata anche lanciata una sedia, mentre Taylor stava facendo ritorno a casa insieme alla moglie e alla figlia, visibilmente impaurita.

Ieri sera, invece, la gara di ritorno dei playout della Serie B tra Brescia e Cosenza è finita nel caos. La partita sembrava avviata ai supplementari, con il Brescia in vantaggio 1-0, dopo che il match di andata era terminato 1-0 in favore del Cosenza. Tuttavia, nei minuti di recupero, il Cosenza è riuscito a trovare l’1-1, risultato che avrebbe permesso agli ospiti di restare nella serie cadetta, condannando il Brescia alla retrocessione in Serie C. Alla ripresa del gioco, a pochi istanti dal fischio finale, però, l’arbitro ha dovuto interrompere l’incontro per un fitto lancio di fumogeni da parte dei tifosi. La situazione è poi ulteriormente degenerata, quando i sostenitori del Brescia hanno invaso il campo, furibondi per il risultato, costringendo l’arbitro Davide Massa a richiamare le squadre negli spogliatoi. Sul prato verde sono dovute intervenire le forze dell’ordine, che hanno affrontato i tifosi per respingerne gli assalti. Dopo mezz’ora di intemperanze, da bordo campo, Massa ha fischiato la fine della partita, senza che fosse possibile riprendere il gioco.

Se possibile, la situazione è ulteriormente peggiorata al termine della gara, quando fuori dallo stadio ci sono stati scontri tra forze dell’ordine e tifosi, con questi ultimi che, oltre ai lanci di sassi e fumogeni nei confronti degli agenti, hanno anche dato fuoco a un paio di macchine, tra cui quella del calciatore del Brescia Matthieu Huard.

Si tratta di due episodi gravissimi, che nulla hanno a che fare con il pallone e men che meno con lo sport. E che ci ricordano che i problemi del nostro calcio, soprattutto fuori dal campo, sono ancora lontani dall’essere risolti.  

3 thoughts on “Due pagine vergognose del calcio italiano

  1. Il calcio è pieno di affaristi. Il calcio italiano è tenuto in piedi per sviare il popolo dalle nefandezze dei politici. Le squadre che hanno i tifosi senza testa e causano guerriglia , dovrebbero farle giocare a porte chiuse.

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